Spazio: A.M. e A.S.I. insieme per eseguire ricerche scientifiche a bordo della Stazione Spaziale Internazionale

La partecipazione alla missione Ax-3 di Axiom Space permetterà di incrementare le migliori competenze nazionali legate alle attività umane nello spazio, sia in ambito medico sia tecnologico, attraverso esperimenti in microgravità.

(Foto di WikiImages da Pixabay)

Roma – La missione Ax-3, diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS – International Space Station) nel 2024 e a cui la Difesa partecipa con il Col. Walter Villadei dell’Aeronautica Militare, darà la possibilità al Sistema Paese di incrementare competenze scientifiche, tecnologiche e operative – sia di enti istituzionali sia di società private – legate alle attività umane nello spazio.Con un equipaggio tutto europeo, la missione della società statunitense Axiom Space – che decollerà dal Kennedy Space Center (Florida) a bordo della navetta Crew Dragon di SpaceX –, permetterà agli astronauti a bordo della ISS di eseguire una serie di esperimenti scientifici in orbita bassa (Low-Earth Orbit – LEO). Per l’Italia, gli esperimenti sono stati promossi dal Ministero della Difesa e dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), in coordinamento con centri di ricerca, università e industrie, per amplificare – attraverso la sperimentazione – la grande esperienza nazionale in ambito operativo, meico e tecnologico, applicata allo spazio. Nel dettaglio, l’Aeronautica Militare effettuerà attività di sperimentazione, per la prima volta dallo spazio, sul sistema software ISOC (Italian Space Operations Centre), cuore della propria capacità Space Situational Awareness (SSA).
Gli astronauti a bordo della ISS replicheranno alcune analisi normalmente svolte dal Centro SSA, uno dei centri operativi spaziali europei in prima linea per il monitoraggio degli oggetti spaziali che rientrano in atmosfera, e che sorveglia costantemente i possibili eventi di collisione tra oggetti artificiali orbitanti attivi (ISS compresa) con i detriti spaziali.
La permanenza di due settimane in condizioni di microgravità renderà possibile testare e verificare gli effetti fisiologici del volo spaziale sugli esseri umani, per comprenderne i cambiamenti sia biologici sia psicologici. In tale ambito, l’Aeronautica Militare porterà avanti uno studio legato al sistema cardiovascolare, focalizzato sulle reazioni biologiche alla microgravità della funzione endoteliale, mentre l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) tornerà ad analizzare l’effetto della microgravità sull’aggregazione delle proteine beta amiloide (Aβ), che sono implicate nelle malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer. L’ASI, inoltre, realizzerà l’esperimento ORION, finalizzato allo studio della fertilità femminile in condizioni di microgravità e l’esperimento PROMETEO II per lo studio dello stress ossidativo, alla base di molti effetti deleteri del volo spaziale, tra cui in particolare disturbi cognitivi e comportamentali.
Una lista non esaustiva degli esperimenti in orbita è disponibile a questo link.

Nell’ambito del rinnovato interesse internazionale verso il settore spaziale, l’Italia – dove già risiedono eccellenze umane e tecnologiche in questo campo – è in prima fila nella valorizzazione di iniziative di collaborazione civile-militare e partenariati pubblico-privati, finalizzati ad assicurare concreti benefici sia in termini di sviluppo e potenziamento di capacità operative e di difesa nel settore spazio, sia in termini di concreti ritorni sociali, scientifici, economici e industriali al Paese. In quest’ottica, la missione Ax-3 rappresenta il trait-d’union abilitante nell’ambito di una visione strategica nazionale, che lega sinergicamente Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Difesa, Ministero delle Imprese e del Made in Italy – con delega allo Spazio, Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste, e Agenzia Spaziale Italiana, rappresentando un’occasione privilegiata per continuare a promuovere l’impegno verso un accesso sicuro ed efficace allo Spazio.
L’Aeronautica Militare, con il proprio patrimonio di competenze, è naturalmente proiettata a valorizzare e monitorare anche l’ambiente spaziale, fornendo la propria esperienza a servizio della Difesa e del Paese. Attraverso i programmi nazionali, le cooperazioni bilaterali e la partecipazione ai progetti industriali e di ricerca, la Forza Armata è pienamente inserita nel Sistema Paese e opera per garantire il mantenimento dell’eccellenza nel comparto Spaziale e Aerospaziale nazionale, anche grazie alla sua capacità di addestramento e supporto alle attività umane nello Spazio.

 

L’Agenzia Spaziale Italiana vanta un’importante esperienza nel settore del volo umano nello spazio che si è affermato e consolidato negli anni. Da oltre 15 anni realizza e testa scienza e tecnologia in microgravità a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, in virtù della partecipazione ai programmi dell’ESA e degli accordi internazionali con NASA. In particolare, sono stati sviluppati esperimenti scientifici di fisiologia umana per il monitoraggio della salute degli astronauti e payload per Life Science. Grazie all’accordo con la NASA, siglato nel 1997 (ASI-NASA Memorandum of Understanding – MoU), l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha un accesso privilegiato alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Grazie all’avveniristico e tecnologico contributo industriale italiano che ha portato al completamento della ISS con la fornitura di tre moduli MPLM (uno dei quali, il PMM è diventato nel 2011 modulo permanente della ISS) l’ASI ha ottenuto, in cambio, il diritto a effettuare voli supplementari di astronauti italiani per missioni di lunga durata e allo sfruttamento delle risorse di bordo della ISS. Una situazione che si è tradotta con la opportunità di effettuare continuamente esperimenti a bordo della ISS.

(Fonte e foto: Ministero della Difesa – Aeronautica Militare – Stato Maggiore Aeronautica – 5° Reparto Comunicazione – Ufficio Pubblica Informazione)
EdP-mb

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