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Lo Stato Maggiore della Difesa ha reso noto, lo scorso 2 luglio, che il Tribunale costituito a l’Aja il 6 novembre 2015, presso la Corte Permanente di Arbitrato, per dirimere la controversia tra Italia e India in relazione all’incidente occorso il 15 febbraio 2012 nell’Oceano Indiano nel quale è rimasta coinvolta la nave “Enrica Lexie” battente bandiera italiana, ha pubblicato il provvedimento arbitrale.
Il Tribunale Arbitrale era chiamato a pronunciarsi sulla attribuzione della giurisdizione, e non sul merito dei fatti occorsi il 15 febbraio 2012.
Il provvedimento arbitrale, nella sua parte dispositiva, stabilisce in particolare che:
• in relazione ai fatti accaduti durante l’incidente del 15 febbraio 2012, all’India viene precluso l’esercizio della propria giurisdizione nei confronti dei due Fucilieri di Marina. Il Tribunale arbitrale ha dunque accolto la tesi sempre sostenuta dall’Italia in tutte le Sedi giudiziarie – indiane e internazionali – e cioè che Girone e Latorre erano funzionari dello Stato italiano, impegnati nell’esercizio delle loro funzioni, e pertanto immuni dalla giustizia straniera;
• l’Italia dovrà esercitare la propria giurisdizione e riavviare il procedimento penale sui fatti occorsi il 15 febbraio 2012, a suo tempo aperto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma;
• l’Italia dovrà compensare l’India per i danni fisici, materiali e morali causati all’equipaggio e all’imbarcazione del peschereccio indiano “Saint Antony”. Al riguardo, il Tribunale ha invitato le due Parti a raggiungere un accordo attraverso contatti diretti.
Lo Stato Maggiore della Difesa ha convocato immediatamente i due fucilieri Massimiliano Latorre e Salvatore Girone per comunicare agli stessi l’esito del procedimento arbitrale
(Fonte e foto: Ufficio Stampa Ministero della Difesa)
EdP-mb