Rivive all’aeroporto militare di Cervia l’ultimo F-16 come “gate guardian”

IN ESCLUSIVA – DAL NOSTRO INVIATO

Testo e foto di Claudio Toselli

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Il visitatore che varca il cancello dell’aeroporto militare di Cervia-Pisignano nota subito uno splendido F-84F  “Thunderstreak”, bellissimo ricordo del glorioso passato dell’8° Stormo dell’Aeronautica Militare  che venne ricostituito sulla base romagnola il 14 settembre 1967 al quale fu assegnato il  101° Gruppo di Volo CBR (Caccia Bombardieri Ricognitori) sul nuovo velivolo G.91Y. Da allora la storia e tanti cambiamenti hanno fatto si che la base vedesse l’avvicendamento di nuove macchine e nuovi reparti: il 5° Stormo, prima su F-104S ASA-M e poi F-16 ADF (Air Defense Fighter) e successivamente il 15°Stormo CSAR  su elicotteri HH-3F “Pelican”, HH-212 HH-139 e presto sul nuovo HH-101° della 1ª BAOS (Brigata Aerea Operazioni Speciali).
Per Cervia il passato è molto importante, come  pure mantenere vive il più possibile  le tradizioni; quindi all’interno della base sono custoditi  gelosamente alcuni gate guardian dei velivoli che hanno servito nei reparti di stanza a Pisignano: dal già citato F-84F, all’F-86K; dal  buon Yankee, il G.91Y, all’elicottero HH-3F. Fra questi però non poteva mancare un F-16 ADF che operò da questa base dal 2004 dopo la dismissione degli Starfighter.
Al termine del contratto di leasing per 34 macchine che equipaggiarono due Stormi, il e il  37°, l’addio al “Falcon” fu celebrato il 23 maggio 2012 a Trapani dove tutti i velivoli furono riuniti per la restituzione agli USA, a parte due esemplari che avendo subito nel tempo gravi danni strutturali, non ne era possibile la restituzione in volo, per cui furono lasciati a Trapani e abbandonati come rottami.
Volendo fortemente ancora un F-16 a Cervia, fu rintracciato questo esemplare biposto MM7269 (79-0432) nel dump di Trapani e già da tempo dichiarato inefficiente a causa di una  “cricca” nella presa d’aria. Il personale di Cervia lo ha smontato completamente sulla base siciliana, caricato privo di motore su un autocarro dell’AM e portato in base dove lo ha riassemblato ricostruendo da zero alcune parti mancanti che erano state smontate  per essere riutilizzate poi sugli F-16 ancora operativi fino alla loro definitiva radiazione.
A questo esemplare sono state applicate la matricole militari MM7268, per richiamare l’esemplare che operava da Cervia durante il Raduno del 5° Stormo  il  20 giugno 2015.  Il secondo F-16 verrà portato a Vigna di Valle ed esposto nel Museo dell’Aeronautica Militare.

DSC_2386 BIS DSC_2382 BISDSC2353 BISDSC_2352 BISE’ stata una grande emozione, il 14 luglio scorso, quando  il vecchio F16 Fighting Falcon ADF (nelle foto Toselli) – prima di essere posato in mostra statica come gate guardian – finalmente è comparso  al momento della lenta apertura delle due grandi porte corrazzate dello shelter  e  un piccolo trattore lo ha agganciato e lentamente lo ha portato all’esterno, facendo rivivere per un attimo il tempo in cui era operativo su questa base con il 5° Stormo. Nella penombra dello shelter è apparso ancora in tutta la sua bellezza ed è sembrato un grande uccello addormentato che rinasce dal passato, dimostrando tutta la sua potenza e agilità. Una volta all’esterno la luce del sole lo ha fatto brillare e sembrava attendere i piloti per poi decollare e ritornare come una volta nel suo elemento.

(EdP-mb)

2 COMMENTS

  1. notizia interessante,almeno un F16 è stato preservato a favore dei tanti appassionati che ne hanno apprezzato la sua “musica”. Peccato per le foto sfocate che non rendono giustizia al Falcon.

    • Ciao Sergio, hai perfettamente ragione su tutto il fronte; almeno un F16 è stato preservato, soprattutto per le future generazioni. Per quanto riguarda le fotografie, ho provveduto a ripubblicarle dato che effettivamente in fase di lavorazione, e di riduzione, dato che il formato deve essere contenuto per WordPress, sono risultate un po’ sgranate. Spero che così vadano meglio.
      Un saluto e continua leggerci sempre.
      Redazione EdP (Massimo Baldi)

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