Maltempo: neve al centro-sud e venti forti su gran parte dell’Italia. Dichiarazione del capo della Protezione Civile

Il capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio invita a «tenere alta l’attenzione e il sistema allertato»

4 gennaio 2017

clouds-pixaby-17946_960_720Previsioni. L’arrivo di flussi d’aria polare dal nord Europa verso il Mar Mediterraneo, determinerà, da stasera, l’inizio di una fase di maltempo prettamente invernale su tutta l’Italia. Al centro-sud previste nevicate in abbassamento fino al livello del mare, in particolar modo sulle regioni centrali adriatiche e al meridione, associate ad un crollo generale delle temperature, con conseguenti diffuse gelate. A questo si accompagnerà un intenso aumento della ventilazione dai quadranti settentrionali, dapprima sul nord, in estensione nella giornata di giovedì a tutto il centro-sud.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

L’avviso prevede dal pomeriggio di oggi, mercoledì 4 gennaio, venti di burrasca dai quadranti settentrionali, con raffiche di burrasca forte su Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Provincia Autonoma di Trento, Veneto e Sardegna, con mareggiate lungo le coste esposte dell’isola. Dal mattino di domani venti di burrasca in estensione, sempre dai quadranti settentrionali con raffiche di burrasca forte, su Emilia-Romagna e su tutte le regioni centrali e meridionali, con mareggiate lungo le coste esposte.

L’avviso prevede, inoltre, dalla mattinata di domani 5 gennaio, nevicate su Marche, Lazio orientale, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata e Puglia settentrionale, inizialmente al di sopra dei 500-800 metri e in progressivo abbassamento fino al livello del mare, con apporti al suolo generalmente moderati, ma localmente abbondanti sulle regioni adriatiche. Mentre dal primo pomeriggio, attese nevicate su Puglia centro-meridionale, Calabria e Sicilia settentrionale, inizialmente sopra 1000-1200 metri in progressivo abbassamento dapprima fino ai 300-500 metri e successivamente, dalle prime ore di venerdì 6 gennaio, fino al livello al mare, con apporti al suolo generalmente moderati, localmente abbondanti alle quote collinari e montuose della Sicilia settentrionale.

Il Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio  (foto archivio Protezione Civile)
Il Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio (foto archivio Protezione Civile)

Il capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio in proposito ha sottolineato che: «Date le previsioni per i prossimi giorni e l’allerta in corso è necessario prepararsi per rispondere adeguatamente alle eventuali situazioni di criticità che potrebbero verificarsi, dalle istituzioni ai cittadini. L’attenzione deve essere alta non solo nelle zone del Centro Italia colpite dai terremoti e quindi più fragili anche se abituate a fronteggiare annualmente nevicate copiose – ha proseguito Fabrizio Curcio -, ma soprattutto nelle zone costiere adriatiche e ioniche, dove la neve non è così frequente e dove potrebbe provocare situazioni di criticità anche con quantitativi non elevati. Per questo, oltre a seguire l’evoluzione dei fenomeni in stretto raccordo con le strutture regionali di protezione civile – ha concluso il capo Dipartimento -, raccomando a tutti i comuni di verificare i propri piani di emergenza, a tutti i cittadini di tenersi informati, seguire le indicazioni delle istituzioni e limitare gli spostamenti al minimo indispensabile

(Fonte: Ufficio Stampa Dipartimento della Protezione Civile, Presidenza del Consiglio dei Ministri, 4 gennaio 2017)

(EdP-mb)

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