In anticipo di oltre un’ora sul capoluogo felsineo, ma anche ad Ancona e Loreto. Tanti i delusi per non aver potuto assistere al passaggio. Il motivo: il maltempo; è verosimile sia stato per evitare gli “assembramenti di persone” e scongiurare quindi possibili contagi di Coronavirus. La delusione dei fan della PAN condivisa sui social.
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Oggi, 29 maggio 2020, i nostri piloti delle Frecce Tricolori, secondo le notizie fornite dal Ministero della Difesa e ampiamente riportate dai media nei giorni scorsi, avrebbero dovuto sorvolare Bologna alle 15:09 (salvo imprevisti meteo), per portare a termine, come abbiamo già sottolineato in precedenza, la missione forse più emozionante della loro carriera: consegnare agli italiani un messaggio di affetto, unità e solidarietà, per la rapida ripresa dalla grave pandemia che ha colpito la nostra Nazione, attraverso un grande e simbolico abbraccio di tutte le regioni del nostro Paese, con i fumi tricolori della Pattuglia Acrobatica Nazionale.
Ma qualcuno, volontariamente o involontariamente, ha rovinato la festa, sia ai nostri valorosi piloti dell’Aeronautica Militare e sia a noi poveri spettatori, che ancora siamo sensibili a certi valori; a tutt’oggi, quando la PAN effettua in qualche manifestazione aerea il basso passaggio, alla minima velocità, con i fumi tricolori inseriti, si prova una grande commozione per la nostra bandiera e per la nostra nazione. Valori che purtroppo stanno irrimediabilmente scomparendo con una politica che appartiene sempre più all’apparire che all’essere.
Oggi, la P.A.N., proveniente dalla base dell’Aeronautica Militare di Cervia, dove aveva fatto tappa questa mattina dopo un passaggio largamente in anticipo su Ancona a Loreto, si è presentata a Bologna, senza che nessuno fosse informato (tranne le dovute eccezioni), anticipando di oltre un’ora l’orario d’arrivo sul centro cittadino. Risultato: in molti si sono ritrovati a dover correre letteralmente con “le braghe in mano” per uscire in terrazza o sul balcone, per intravedere il solista andarsene dopo aver effettuato una larga schneider in periferia mentre i fumi si stavano già diradando su un centro cittadino semi deserto, per il piacere di pochi e ignari passanti. Ad attendere però l’abbraccio dei nostri piloti, alle 13:45, la troupe della TGR della Rai, regolarmente informata in anticipo, e pronta con un servizio già confezionato, intervenuta per intervistare il Generale dell’Aeronautica Militare Claudio Gabellini, comandante del COA, che ha lodato l’iniziativa.
Diversi media hanno sottolineato che l’anticipo del passaggio delle Frecce è stato condizionato dal maltempo. Invece, dalle previsioni meteo, i bollettini Metar e Taf dell’aeroporto di Bologna, dalle 14:00 alle 17:00, davano le seguenti informazioni: velocità del vento 8 nodi, visibilità oltre 10 Km, nubi sparse a 4000 m. con possibili temporali verso le 17:00. E anche lungo la rotta da Ancona a Bologna, e proseguendo verso Venezia e Trieste, le previsioni consentivano uno svolgimento regolare del programma a bassa quota. E poi, in considerazione del previsto miglioramento delle condizioni meteo dell’area interessata durante il giorno, avrebbero potuto ritardare di alcune ore la partenza.
Ma la P.A.N. e la nostra amata Arma Azzurra non hanno alcuna responsabilità di queste improvvise variazioni d’orario. Sembra che l’ordine sia arrivato invece direttamente da Roma, ed è abbastanza credibile, per evitare gli “assembramenti di persone”, come ha richiesto anche il sindaco di Bologna Virginio Merola, per scongiurare quindi possibili contagi, mettendosi al riparo da strumentalizzazioni e polemiche future, in caso di ripresa di nuovi focolai.
Per prevenire lo spauracchio degli assembramenti, che effettivamente si sono verificati in varie città, fra cui Perugia, Torino, Genova, Firenze e Napoli, sarebbe stato sufficiente farli vietare esplicitamente dai sindaci, consigliando le persone di restare nelle proprie abitazioni, comunicare un orario di massima per il passaggio della PAN, far partire il solista in anticipo di almeno dieci minuti al fine di preannunciare, con un largo giro di 360 gradi sulla città, l’arrivo delle Frecce e dare così il tempo materiale alle persone di prepararsi sui terrazzi e balconi di casa per assistere a questo spettacolo sempre suggestivo, mantenendo un adeguato “distanziamento sociale”.
L’idea del governo di un “abbraccio tricolore” delle Frecce è stata encomiabile, ma si è rivelata un’occasione sprecata che ha generato una grande delusione per le tante persone che non hanno potuto salutare la nostra tanto amata Pattuglia Acrobatica Nazionale.
EdP-mb