Coronavirus: volo bio-contenimento con C130J dell’A.M. per due pazienti da Bergamo a Bari

Svolte finora 14 missioni di trasporto sanitario, Pisa diventa hub di riferimento per voli in bio-contenimento.
Prosegue il ponte aereo: 17 missioni, otto regioni raggiunte, oltre 100 tonnellate di materiale trasportato

(Tempo di lettura 02′:00″)

Altre due persone positive al Covid-19 trasportate nella mattinata di oggi in bio-contenimento con un velivolo dell’Aeronautica Militare, un C-130J della 46ª Brigata Aerea, da Bergamo a Bari. L’aereo è decollato dalla base di Pisa alla volta di Bergamo con a bordo un team di medici ed infermieri della Forza Armata specializzati in trasporti in alto bio-contenimento. Presso l’aeroporto di Orio al Serio sono stati imbarcati i due pazienti all’interno delle speciali barelle ATI (Aircraft Transit Isolator) e successivamente il velivolo è ripartito in direzione Bari, dove è atterrato alle 15:15. Al termine delle operazioni di sbarco dei pazienti, il C-130J è rientrato a Pisa, pronto per altre esigenze.

Sono quattordici, con quella odierna, le missioni di trasporto in biocontenimento effettuate dai velivoli dell’Aeronautica Militare sul territorio nazionale e all’estero per trasferire in sicurezza ed in totale isolamento pazienti da un ospedale all’altro, supportando così i centri di cura del nord Italia in questo momento maggiormente interessati dall’epidemia. Quella del trasporto in biocontenimento rientra tra i supporti che il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, sin dalle prime fasi, ha messo a disposizione della Protezione Civile e degli altri Dicasteri impegnati per l’emergenza Coronavirus ed è una capacità peculiare dell’Aeronautica Militare, unica ad averla in Europa insieme alla Royal Air Force del Regno Unito, per il trasporto di malati infettivi in totale isolamento e sicurezza.

La missione di oggi è la prima che parte direttamente dalla base aerea di Pisa, che come accaduto con Cervia nelle scorse settimane, diventa un hub temporaneo dove equipaggi e velivoli C-130J e C-27J della 46ª Brigata Aerea sono sempre pronti al decollo insieme ai medici e agli infermieri del team di bio-contenimento dell’Infermeria Principale di Pratica di Mare.

L’impegno della 46ª Brigata Aerea è duplice in questo momento: solo nelle ultime 48 ore, infatti, ben otto voli sono stati effettuati con C-130J e C-27J per supportare il ponte aereo organizzato su tutto il territorio nazionale per velocizzare il trasferimento di materiale sanitario per conto della Protezione Civile. Un grande sforzo operativo e logistico della Difesa nel suo complesso, che ha visto i velivoli dell’Aeronautica Militare impegnati giorno e notte, sia in Italia che all’estero, in 17 missioni di volo, raggiungendo finora 8 regioni italiane diverse e numerosi capoluoghi di provincia e trasportando in totale 100 tonnate di materiale.

Fin dalle prime fasi, l’Aeronautica Militare ha fornito un significativo contributo al dispositivo messo in campo dal Ministero della Difesa a supporto del Ministero degli Affari Esteri, della Salute e della Protezione Civile: dalle missioni per il rientro di cittadini italiani e stranieri dalla Cina e dal Giappone, effettuate con velivoli KC-767A del 14º Stormo di Pratica di Mare nel mese di febbraio, nonché il supporto logistico garantito ai velivoli dei paesi stranieri e NATO atterrati sugli aeroporti militari di Pratica di Mare e Villafranca con a bordo attrezzature e materiale sanitario a supporto dell’emergenza.

(Fonte: Ufficio Pubblica Informazione Aeronautica Militare) Foto Aeronautica Militare

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