Il satellite CSO-3 nella camera bianca di Airbus (foto: Copyright Airbus)
Kourou, Guyana francese – Il satellite per l’osservazione terrestre CSO-3 (Composante Spatiale Optique), realizzato da Airbus e destinato alle forze armate francesi, è stato lanciato con successo da Arianespace sul primo volo commerciale di Ariane 6 dallo spazioporto europeo di Kourou.
Alain Fauré, Head of Space Systems di Airbus, ha dichiarato: “Ogni satellite CSO può avere un nuovo team, ma l’obiettivo rimane invariato: servire i nostri clienti istituzionali offrendo la migliore risoluzione possibile con una rete agile e sicura. Tutto questo al servizio dell’intelligence, dell’autonomia e della sicurezza della nostra nazione. CSO-3 è la perfetta dimostrazione di ciò che Airbus e l’industria spaziale francese possono fare per la Francia e per l’Europa. È anche un ottimo esempio di ciò che l’Europa può realizzare quando fa squadra!.”
CSO-3 è il terzo e ultimo satellite della costellazione CSO, che fornirà immagini geospaziali ad altissima risoluzione alle Forze Armate francesi e ai suoi partner nell’ambito del programma MUSIS (Multinational Space-based Imaging System for surveillance, reconnaissance and observation).
In qualità di prime contractor del programma CSO, Airbus ha fornito la piattaforma agile e l’avionica del satellite, ed è stata responsabile dell’integrazione, dei test e della consegna finale del satellite all’Agenzia spaziale francese CNES. Thales Alenia Space ha fornito ad Airbus lo strumento ottico ad altissima risoluzione.
I team di Airbus hanno anche sviluppato, direttamente per la DGA (Direzione Generale degli Armamenti) un segmento di terra utente personalizzato e dinamico a beneficio del Comando Spaziale Francese (CDE), che consente la distribuzione e la condivisione sicura di informazioni per la Francia e i suoi partner europei.
Lionel Suchet, CEO del CNES, ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto del successo del lancio di CSO-3, un satellite destinato alla difesa francese realizzato da Airbus Defence and Space in collaborazione con Thales Alenia Space per conto del CNES e della DGA. Il successo di questo lancio, che segna la prima missione commerciale di Ariane 6, è un’ottima notizia sotto diversi punti di vista e dimostra l’eccellenza europea e francese nel settore spaziale, al servizio dei nostri cittadini. Con il lancio di questo terzo satellite CSO, il CNES continua a supportare il Ministero delle Forze Armate francese nel rinnovo delle proprie capacità spaziali. Desidero congratularmi con tutti i team che hanno contribuito a questo successo, sia nella preparazione del satellite che nella realizzazione di questa prima missione commerciale di Ariane 6.”
I satelliti CSO sono dotati di un avanzato sistema di puntamento agile, che consente un’acquisizione altamente efficace delle immagini. Il controllo dell’intera costellazione avviene attraverso un centro operativo a terra altamente sicuro. Il sistema offre immagini 3D ad altissima risoluzione, nelle larghezze di banda del visibile e dell’infrarosso, consentendo l’acquisizione sia di giorno che di notte e massimizzando l’utilizzo operativo.
Il satellite CSO-3, identico ai satelliti CSO-1 e CSO-2, andrà a potenziare le operazioni di ricognizione di CSO-1 migliorando la copertura e la frequenza di rivisitazione su ampie aree grazie alla sua orbita di 800 km di altitudine. Operando a un’altitudine inferiore, CSO-2 è invece specializzato nell’identificazione, fornendo immagini di qualità superiore e analisi di altissima precisione.
L’elevata agilità e stabilità del satellite consentono di fornire rapidamente agli utenti immagini di altissima qualità grazie allo strumento ottico di Thales Alenia Space, anche nelle missioni di acquisizione più complesse.
Airbus si è aggiudicata il contratto CSO alla fine del 2010, con il CNES in qualità di contraente principale per conto della DGA. Il contratto includeva un’opzione per un terzo satellite, attivata dopo l’adesione della Germania al programma, nel 2015.
Il successo di questo lancio di Ariane 6 è stato possibile anche grazie agli ingegneri di Airbus in Spagna e nei Paesi Bassi. La Spagna ha fornito strutture in fibra di carbonio di grandi dimensioni (interstadi, adattatore per il carico utile e parte superiore dei booster a propellente solido), oltre ai sistemi elettronici e il 90% dei cablaggi. I Paesi Bassi hanno realizzato le strutture di supporto dei motori Vulcain 2.1 e Vinci.
Il programma MUSIS
Nel 2010, in assenza di un accordo europeo per la sostituzione dei sistemi esistenti (i sistemi ottici francesi Hélios e Pléiades, e i sistemi radar SAR-Lupe tedesco e Cosmo-SkyMed italiano) e per ridurre il rischio di gap di capacità alla fine della vita di Hélios II, la Francia ha avviato un programma nazionale, chiamato anch’esso MUSIS, guidato dalla DGA, per evitare un’interruzione delle capacità spaziali alla fine della vita operativa di Hélios II. Da allora, otto Paesi hanno aderito alla comunità CSO attraverso accordi di cooperazione bilaterale: Germania (2015), Svezia (2015), Belgio (2017), Italia (2019), Spagna (2021), Svizzera (2023), Polonia (2024) e Grecia (2024).
Il programma comprende tre satelliti di osservazione ottica CSO, un Segmento di Terra e un Segmento di Terra Utente che consente l’accesso ai satelliti SARah tedeschi e ai satelliti ottici CSG italiani. Queste risorse forniscono capacità di intelligence strategica e di conoscenza situazionale, oltre a supportare la prevenzione delle crisi e la pianificazione e la conduzione delle operazioni.
(Fonte: Ufficio Stampa AIRBUS – Heritage House Reputation Architects) foto: Copyright Airbus
EdP-mb