Il rammarico dell’assemblea degli azionisti Alitalia

Il Cda Alitalia dedice all’unanimità di presentare l’istanza di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria

Alitalia 777
Boeing 777 Alitalia (foto repertorio Alitalia)

Roma, 2 maggio 2017 – L’Assemblea degli azionisti di Alitalia, riunitasi oggi, ha preso atto, con grande rammarico, dell’esito del referendum tra i propri dipendenti, che ha di fatto precluso l’attuazione del rilancio e della ristrutturazione della Società.

I soci italiani ed Etihad, convinti del potenziale di crescita dell’azienda, si erano resi disponibili a finanziare il piano industriale per 2 miliardi di euro, attraverso forti investimenti e una riduzione dei costi strutturali che, per due terzi, non erano relativi al costo del personale.

I soci avevano condizionato la disponibilità alla ripatrimonializzazione e al rifinanziamento ad un accordo con le organizzazioni sindacali, venuto meno con l’esito del referendum tra i dipendenti.

Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi al termine dell’Assemblea, preso atto della grave situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società, del venir meno del supporto dei Soci e dell’impraticabilità, in tempi brevi, di soluzioni alternative, ha deciso all’unanimità di presentare l’istanza di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria come disposto dalla legge.

I voli e le operazioni Alitalia non subiranno alcuna modifica e continueranno secondo la programmazione prevista.

(Fonte: Ufficio Stampa Alitalia-SAI, 2 maggio 2017)

(EdP-mb)

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